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Una colossale vagina esplosiva, il primo ministro spagnolo (sì, proprio quello), un poliziotto sadico ed ermafrodita, due delitti brutali: tornano Sarita Lagos, la poliziotta sexy e nevroticissima di "Mala suerte", e il suo fidanzato, scrittore mediocre e minidotato, anche stavolta alle prese con problemi più grandi di loro. Questi, oltre alla salutare perplessità del lettore curioso, gli ingredienti di uno dei polizieschi più stravaganti degli ultimi anni, un raffinato, esilarante congegno in cui, come in un disegno di Escher, non è possibile sapere esattamente dove ci si trovi: Aparicio-Belmonte gioca, prende in giro il lettore, ogni indizio che semina è un trabocchetto, ogni personaggio un labirinto e una giostra.